Tempo di lettura 11 minuti

Un giorno ideale per i pescibanana – la Cartografia Letteraria di Salinger​

Cosa possiamo capire in più del racconto di J. D. Salinger, grazie alla Cartografia Letteraria ​

Un giorno ideale per i pescibanana è un racconto del 1948 di J.D. Salinger (sì, l’autore de Il giovane Holden ha pubblicato anche altro), contenuto nella raccolta I nove racconti, pubblicata negli Stati Uniti per la prima volta nel 1953.

Il racconto è molto lineare, ma allo stesso tempo misterioso. Ambientato al mare, ha per protagonista Seymour Glass, un giovane reduce della seconda Guerra Mondiale che trascina con sé il peso straziante dell’aver combattuto sul fronte europeo. Il conflitto lo ha segnato mentalmente ed emotivamente. Lo stesso Salinger partecipò poco più che ventenne alla stessa guerra, prendendo successivamente parte allo sbarco in Normandia. Fu tra i primi soldati americani ad entrare in un lager nazista, esperienza che lo segnò emotivamente per tutta la vita.

L’altra protagonista del racconto è Muriel, la moglie di Seymour. Sono partiti insieme per una vacanza in Florida, dove alloggiano in un albergo tipico della middle class americana. La madre di Muriel telefona spesso alla figlia perché è preoccupata delle stranezze di Seymour. E Muriel non fa che rassicurarla al telefono.
Un giorno, mentre le due sono al telefono e Seymour è in spiaggia, nel racconto fa il suo ingresso Sybil, una ragazzina di sei anni. Nota subito che mentre tutti sono in spiaggia a prendere il sole, Seymour indossa il suo accappatoio. Sotto nasconde un costume azzurro e un corpo incredibilmente bianco. Parla con la piccola Sybil, esercitando su di lei un fascino fatto di mistero e incomprensione. Ha con sé un materassino sgonfio, e parlando riesce a tirarle fuori alcuni piccoli segreti.
Guardando verso l’oceano, Seymour le propone di catturare insieme un pescebanana. Entra in scena in questo modo la figura di un pesce che per la sua ingordigia si condanna a morte. Seymour racconta che questo tipo di pesce si nutre delle banane che crescono all’interno della grotta bananifera, mangiandone così tante da rimanere prigioniero nella stessa grotta. Il corpo di questo tipo di pesce lievita così tanto da non riuscire più ad allontanarsi dalla grotta in cui è entrato. La porta per la via di fuga muta in quella per la prigione. Ci viene allora spontaneo domandarci quale sia il ruolo impersonato dai pescibanana. Chi sono? Cosa rappresentano davvero?

Il pescebanana è la rappresentazione dell’ingordigia umana, dell’ottusità, di ogni comportamento che ci rende schiavi di noi stessi. Rappresenta il circolo vizioso in cui ci si ritrova completamente immersi per via delle proprie posizioni. Racconta il percorso di autodistruzione di chi assume un’inflessibilità tale da non riuscire più a venirne fuori, condannando sé stesso a una fine evitabile.

In questo modo – e anche grazie alla figura di Seymour – Salinger racconta la sua posizione sulla guerra, sulle atrocità che ha visto, sui comportamenti che tengono la mente schiava dei traumi che hanno vissuto.

La Cartografia Letteraria di Un giorno ideale per i pescibanana di J. D. Salinger

Come ormai avete imparato se seguite questo progetto, le Cartografie Letterarie sono delle illustrazioni che portano alla luce il contenuto emotivo di un romanzo, di un racconto. Non la sua trama o il suo paesaggio. Le ho immaginate come l’anello di congiunzione tra lo scrittore e il libro finito. Come la mappa di un territorio che lo scrittore ha abitato e attraversato prima di scrivere.

La Cartografia Letteraria di <strong><em>Un giorno ideale per i pescibanana</em></strong>, fa affiorare il centro emotivo di questa bellissima storia di tormento, autodistruzione, che allo stesso tempo parla di leggerezza e infanzia. Da un lato abbiamo infatti i traumi di Seymour, mentre dall’altro la visione della vita ancora leggera e amabile di Sybil.

D’altro lato abbiamo l’odio per se stessi e per la società di Seymour. <strong>La rabbia e l’incapacità di vivere, la sensazione di sentirsi sommersi e fuori posto</strong>. Dall’altro abbiamo il mondo come continua scoperta e meraviglia. Come campo ancora aperto di possibilità per la piccola Sybil.

Per raccontare il nucleo centrale, il tema alla base del racconto di Salinger, ho chiesto a

Dopo un primo giro di lavoro, questa è la bozza della Cartografia Letteraria che ne è emersa grazie a Giovanna.

cartografia letteraria di Pescibanana, Salinger Un giorno ideale per i pescibanana – bozzetto di Giovanna Giuliano
Vediamo la figura di un uomo sott’acqua, ma non è chiaro se stia sul punto di emergere, o se stia soffocando sott’acqua. Si tratta sicuramente di Seymour, e l’acqua che ha attorno é sì quella del mare della Florida, ma sono soprattutto i ricordi, le angosce, le ansie che lo imprigionano.
Passati alla campitura dell’illustrazione, ecco che la Cartografia Letteraria si è arricchita di nuovi significati. Seymour è come prigioniero di sé stesso, dei suoi ricordi, di quello che ha visto, in un certo senso è sott’acqua come i pesci di cui parla.

Ma il mare in cui è immerso si confonde con il cielo, con qualcosa che sappiamo “stare sopra”. Il lavoro di Giovanna Giuliano rende benissimo questa con-fusione tra cielo e acqua.

Una Cartografia che racconta cosa significa stare sotto il pelo dell’acqua, ma allo stesso tempo cosa significa stare appena sopra. La superficie dell’acqua è abitata da foglie, foglie che sembrano pesci. Sinuosi e morbidi, sono appoggiati sull’acqua. L’ombra di queste foglie fa comparire una piccola coda, come se fossero davvero piccoli pesci.
cartografia letteraria writing coaching pescibanana
Un giorno ideale per i pescibanana – Cartografia Letteraria illustrata da Giovanna Giuliano, da un’idea di Ferdinando Morgana

Quale luogo abbiamo esplorato per creare la Cartografia di Salinger​

Per poter scrivere Un giorno ideale, J. D. Salinger si è dovuto addentrare in un luogo che conosceva bene: le sue paure, i ricordi della guerra, la distanza – incolmabile – che provava dagli altri esseri umani, una volta tornato a casa dal fronte.

La Cartografia Letteraria è la ricerca di mettere in luce con una sola immagine il cuore emotivo, il nucleo tematico di una storia. Il sentirsi sommersi è il luogo dove riposa il cuore di questa storia. Il luogo dove Salinger è accompagnato da nessun altro, se non dalle sue paure e dai ricordi di guerra.

La sensazione di essere sommerso, oppresso, di non riuscire ad allontanarsi da quello che ha provato.

A quell’ingombro fa da contraltare la leggerezza, la sinuosità, la bellezza di ciò che rimane al di fuori delle nostre ossessioni. Quei pesci, quei bambini dallo sguardo pieno di bellezza.

Se ti è piaciuto questo articolo, aiutami a condividerlo!

Ideatore del metodo Cartografia Letteraria, Writing Coach ed Editor.

Scopri tutti i Servizi Editoriali.

Articoli recenti

Sei uno scrittore? Iscriviti alla newsletter per non perderti i consigli di Cartografia Letteraria!

Leggi altri articoli dal Blog, troverai tante altre risorse gratuite.