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Exit West – la Cartografia Letteraria del romanzo di Mohsin Hamid

Il fulcro del romanzo di Mohsin Hamid sono le porte. Ante, passaggi, che magicamente si trasformano in portali dimensionali. Questi ingressi segreti collegano tra loro punti lontanissimi della Terra – creando una ragnatela invisibile, ma presentissima e trafficata, che avvolge il mondo. Questo sistema di passaggi potrebbe assomigliare a un intreccio di tubature sotterraneo, a una metropolitana intercontinentale che trasporta esseri umani da un lato all’altro del pianeta in un istante, oppure all’apparato cardiocircolatorio segreto del mondo.

Forse, l’immagine che meglio rappresenta Exit West è un sistema di punti uniti da rette – proprio perché la linea retta è il tragitto più breve tra due punti nello spazio. Un reticolato che si sovrappone, e che anzi trafigge, buca, attraversa un territorio o un oggetto. Ecco che allora la Cartografia Letteraria di Exit West non può che essere una scintillante sequenza di costellazioni.
exit west

La Cartografia Letteraria di Exit West illustrata da 100mk Studio.

La storia d’amore tra Saeed e Nadia – i due protagonisti del romanzo di Mohsin Hamid – si trasforma in una storia di migrazione, nel momento in cui la guerra sorprende il loro Paese, e scoprono di poter approfittare dell’esistenza dei portali per poter fuggire. Così come per loro, la comparsa dei portali stravolge la vita di decine, poi di migliaia, infine di milioni di altre persone. Avere la possibilità di scappare sembra un sogno, una possibilità insperata e magica, la realizzazione di un miracolo. La destinazione oltre il portale è sconosciuta, ma mai peggiore di un Paese in guerra, pensano Saeed e Nadia. Scopriranno solo col tempo, che lo sradicamento in un paese ricco è forse peggiore di una patria devastata. Attorno alle maggiori città occidentali iniziano a raccogliersi sciami ronzanti e disordinati di decine di migliaia persone, tendopoli infinite che come città satellite allargano l’orizzonte metropolitano. I portali rendono possibile spostamenti istantanei, e il concetto di Stato e nazionalità crolla dopo pochi anni, sostituito prima da un vago ricordo di chi è nativo, e poi da nessuna distinzione.

Il mondo di Exit West – il luogo mentale ed emotivo dove immagino Mohsin Hamid sia stato mentre immaginava quello che sarebbe diventato uno dei suoi romanzi di maggior successo – assomiglia a una sequenza di rette e punti, traiettorie e pianeti, città circondate da sciami di satelliti; in poche parole, la carta astrale di una scintillante sequenza di costellazioni.
100Km studio è il primo studio grafico italiano specializzato in progetti di mappe e segnaletica, fondato da Andrea Novali e Luigi Farrauto – il loro obbiettivo è descrivere mondi, combinando sintesi e conoscienza geografica. Tra i molti lavori, 100Km studio ha curato le mappe dell’EXPO Milano 2015, del centro pedonale del Comune di Roma; dell’aereoporto Internazionale di Doha, in Qtar; dell’ultimo libro di Alessandro Baricco – The Game.

L’illustratore: 100Km studio

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Ideatore del metodo Cartografia Letteraria, Writing Coach ed Editor.

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